STORIA

 


Probabilmente il territorio dove oggi sorge il paese, nei primi due secoli dell’anno 1000, faceva parte delle terre libere della Corona ed era aggregato al feudo di Motta Sant’Aniceto.
E’ da presumere che nella seconda metà del 1200 Montebello Jonico sia stato compreso tra i luoghi di montagna che il pontefice Gregorio VII cedette alla contessa Matilde la quale ne fece delle fortezze.
Questa la ragione del nome che deriva dal latino “mons bellum” (monte di guerra). Con la distruzione di Motta Sant’Aniceto, avvenuta nel XV secolo, Montebello cominciò ad assumere una propria fisionomia urbana.
Il paese cominciò ad essere nominato nei documenti regi a partire dal febbraio del 1413. A quei tempi il possedimento apparteneva a Ferdinando I d’Aragona che nel 1482 lo cedette ad Alfonso Sances la cui famiglia lo mantenne fino al 1506 quando venne acquisito da Ludovico Abenavoli.
Quest’ultimo, resosi “fellone” per avere parteggiato per i francesi, perdette ben presto il feudo. Lo riebbe indietro da Carlo V nel 1528 e, nel 1531, lo vendette a Paolo Ruffo, conte di Sinopoli per cinquemila ducati. Nel 1549 fu la volta di Giovanni faraone da Messina a tenere il governo di Montebello.
Vi rimase soltanto per un anno. Nel 1550, infatti, il feudo passò nel dominio della famiglia Guerrera che lo mantenne fino al 1584. Passò poi a Giovan Francesco da Ponte, e nel 1588 ritornò alla famiglia degli Abenavoli che lo governò fino al 1686. Da allora il paese venne governato da Nicola Lavagna che ne rimase proprietario per circa un trentennio.
Passato a Paolo Barone, nel 1757 venne venduto, per 55 mila ducati a Francesco Antonio Piromalli. La sua famiglia rimase fino all’eversione della feudalità. Il terremoto che investì gran parte della Calabria nel 1783 provocò ingenti danni anche a Montebello.
Con gli aiuti provenienti da molte parti d’Italia, i superstiti riuscirono a ricostruire pian piano il paese. L’ordinamento amministrativo disposto dai francesi nel 1807 ne fece un Luogo nel cosiddetto governo di Melito.
Nel 1811 fu elevato a Comune e nel 1816 gli furono annesse le frazioni di Fossato e Saline.


 

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